Violenza domestica a Siena: una moglie costretta dal marito a subire continue aggressioni e umiliazioni denuncia dopo mesi di paura.
A Siena, una moglie ha denunciato il marito, accusandolo di averla sottoposta a continue umiliazioni, offese e minacce. Episodi drammatici di violenza fisica e psicologica, che sarebbero avvenuti anche in presenza dei figli della coppia, sono ora al centro di un procedimento giudiziario.
La vicenda, riportata dalla testata locale La Nazione, getta luce su un’escalation di maltrattamenti che avrebbero condotto la vittima a un lungo periodo di terrore all’interno della propria casa.
Le terribili violenze e maltrattamenti del marito: i fatti a Siena
Gli abusi sarebbero iniziate nell’estate del 2022 e si sarebbero protratte per oltre un anno, trasformando la quotidianità della vittima in un incubo.
Secondo il suo racconto, riportato da Libero Quotidiano, il marito – un uomo di origine straniera – la sottoponeva a pesanti offese e tentativi di umiliazione, insistendo nel volerla sottomettere e negandole ogni dignità.
Tra le accuse lanciate, il marito la incolpava di essere “troppo disinvolta“, parole che, secondo la denuncia, si sarebbero trasformate presto in gesti aggressivi.
Tra gli episodi raccontati dalla donna, emergono dettagli drammatici. Una sera, dopo una lite culminata nella rottura di alcuni piatti, l’uomo avrebbe tirato la moglie per i capelli e l’avrebbe spinta fino alla cuccia del cane.
Una volta giunti alla cuccia, l’avrebbe costretta a mettersi a quattro zampe. La violenza, però, non si sarebbe fermata lì.
In un occasione, il marito le avrebbe imposto di uscire di casa in condizioni umilianti, vestita solo con l’intimo.
Aggressioni e minacce pure ai figli
A peggiorare ulteriormente il quadro è la presenza dei figli della coppia, che avrebbero assistito a numerose scene di violenza.
In una delle circostanze riportate, il marito avrebbe addirittura aggredito uno dei figli che cercava di intervenire in difesa della madre.
La prossima udienza, in cui si deciderà se procedere con il patteggiamento o un rito alternativo, sarà cruciale per definire la sorte dell’uomo e le eventuali misure di protezione a favore della donna e dei suoi figli.